Il magico regno di Landover di Terry Brooks
Non ho sempre avuto la passione per il Fantasy; prima di questa (tuttora) voracità amavo il genere giallo e di fantascienza, ma se il primo l’ho abbandonato, il secondo mi è rimasto tutt’oggi. Era l’estate del ’93 o del ’94 e a casa di un amico trovai nella sua libreria il libro di Terry Brooks, il Magico Regno di Landover. Non avevo ancora mai letto nulla del genere fantasy, nonostante non disdegnassi il filone. La copertina mi attirava tremendamente e quella ragazza con l’unicorno che si avvicinava ad uno strano castello mi fece desiderare di prenderlo. Alla fine obbligai il mio amico a prestarmelo, non senza qualche resistenza, ed il resto è storia.
Il libro racconta la storia di Ben Holiday, un noto avvocato di Chicago che ha perso la moglie e la figlia in un incidente stradale. Da quel giorno la sua vita distrutta e finita lo ha rinchiuso in un’apatia senza fine. Il socio del suo studio e migliore amico, Miles, cerca in tutti i modi di tirarlo fuori da questa spirale, ma senza successo.
Un giorno Ben, tornando a casa, trova una rivista dei magazzini Rosen’s per gli articoli di Natale. Rivista che ogni anno sua moglie Annie adorava sfogliare. Sulle prime, disgustato dal fatto che dopo due anni dalla morte della compagna ricevesse ancora la rivista, decide comunque di sfogliarla per ricordare la moglie. Il catalogo aveva una serie di articoli strani e bizzarri, ma l’attenzione di Ben si ferma su uno in particolare
REGNO MAGICO IN VENDITA
Landover: terra d’incanto e d’avventura salvata dalle nebbie del tempo, terra di cavalieri e di scudieri, di draghi e di giovani castellane, di maghi e di stregoni. La magia si sposa al ferro delle lame, e la cavalleria è il codice di vita del vero eroe. Tutte le vostre fantasie sono realtà in questo regno di un altro mondo. A questo splendido arazzo manca un solo filo: voi, per governarlo come Sovrano e Alto Signore.
Entrate nei vostri sogni, acquistatevi la rinascita.
Prezzo: un milione.
Passano i giorni e quell’articolo continua ad arrovellare il buon Ben. Alla fine decide di dar fondo a parte dei suoi risparmi e compra il regno in vendita, convinto nel profondo che non esista, ma comunque deciso a crederci per cercare di dare un nuovo senso alla sua vita.
Altro non voglio raccontarvi per evitare spoiler, ma il romanzo merita davvero tantissimo. Alla stessa stregua del Signore degli Anelli è capace di tenerti attaccato alle pagine, anche se in maniera molto meno noiosa del suo “concorrente”.
Terry Brooks ha scritto molte saghe diverse, ma negli anni è stato capace di riunirle tutte nello stesso identico filone, mentre per la saga di Landover è stato piú restio e solo recentemente ha pubblicato un nuovo romanzo che narra le avventure della figlia di Ben.
Ho amato questo libro e di Terry Brooks ho letto praticamente tutto.
È venuto anche due volte al Lucca Comics, ma se la prima volta me lo sono perso, la seconda, dopo ben 5 ore di fila, sono riuscito ad incontrarlo di persona e farmi autografare il suo primo romanzo.


Fra l’altro, vista la grande fila che si era formata, non ho voluto fargli perdere troppo tempo e non sono riuscito a fare una foto decente.
Il destino però mi doveva quella foto ed il giorno dopo l’ho incontrato a spasso per Lucca come un normale turista e sono riuscito a rifarmi.
