Si è conclusa oggi Lucca Collezionando organizzata da Lucca Crea al polo fiere di Lucca dove solitamente viene ospitato il Japan palace, uno spin-off di due giorni del Lucca Comics and Games. Lo spirito è quello di tenere viva l’attenzione alla sorella più grande e fare in modo che l’hype non scenda durante il periodo di attesa fra un Comics e l’altro.
Per due giorni è stata il luogo ideale per gli appassionati e appassionate di cultura vintage-pop di ogni età. Un’occasione straordinaria per completare la propria collezione di fumetti, figurine rare e collectibles, scoprire l’offerta culturale e di partecipazione, chiacchierare con autori e autrici, acquistare tavole originali, titoli introvabili, poster d’epoca, scoprire il mondo del grading e della valutazione dei volumi, recuperare i giochi della propria infanzia da condividere con le nuove generazioni, regalarsi giocattoli e action figures legati ai personaggi più amati, ritrovare pezzi anni ’70, ’80, ’90… Il tutto all’insegna dello slow entertainment.


Ci sono stati ospiti illustri e sono state organizzate alcune mostre all’interno della Kermesse come: I 50 anni di Lupo Alberto, Sandy dai mille colori ed i dischi 45 giri della nostra infanzia, giusto per citarne qualcuno. Di queste ultime due faremo due articoli dedicati.


Domenica si è svolto il contest Cosplay, che in pieno spirito amatoriale ci ha regalato sorrisi ed emozioni. La nostra Giorgia Vecchini è stata sia la curatrice della mostra di Sandy e anche uno dei giudici della gara. I costumi erano tutti molto “vintage” a ricoprire lo stile della manifestazione, cosa che ho apprezzato moltissimo.









Il primo piano del polo fiere, invece, è stato delegato al gioco di ruolo o semplicemente alla prova delle vecchie glorie dei giochi in scatola della nostra infanzia, dove i nerd più datati come me, hanno potuto incontrare le nuove leve tramandando la passione per i giochi di società.

Il prezzo del biglietto era molto vantaggioso soprattutto per le famiglie con la promo offerta dagli organizzatori. I bambini sotto i 14 anni nemmeno pagavano, quindi è stata davvero un’occasione ghiotta per giocare tutti insieme.